Cosa resta di una missione imprenditoriale? E che valore può avere un’esperienza full immersion in un contesto professionale per chi ha avviato la propria impresa?
Giornate intense, piene di appuntamenti, incontri, e occasioni di conoscenza: questo è quello che portiamo a casa dopo aver vissuto con un gruppo di giovani imprenditrici e imprenditori pugliesi l’edizione 2024 del We Make Future di Bologna, un evento che celebra l’innovazione, la tecnologia e la creatività a livello globale. Siamo felici di condividere con voi quella che si è rivelata un’esperienza significativa ed entusiasmante, attraverso le voci di chi ha partecipato all’evento.
Siamo immersi in un’epoca di rapidissime trasformazioni digitali e sociali e il We Make Future 2024 è risultato una piattaforma di incontro e confronto, dove le idee e le collaborazioni si intrecciano per costruire assieme il futuro. Il paradigma entro cui viviamo e lavoriamo, infatti, sta evolvendo rapidamente e risulta necessario esplorare i confini tra umano e intelligenze artificiali e le modalità con cui innovazione digitale e sociale possono combinarsi per cucire soluzioni che vadano a rispondere a sfide attuali e future.
A tal riguardo Elisabetta, una delle partecipanti alla missione per conto della sua azienda Loliv, durante la fiera, ci ha confidato proprio l’esigenza di approfondire le AI per renderle utili al rinnovamento del contatto umano all’interno del settore turistico. L’integrazione tra innovazione digitale e sociale può porre le basi per un miglioramento della vita quotidiana, promuovendo uno sviluppo sostenibile e una società più connessa e consapevole dell’eterogeneità e delle minoranze, in tutti i settori.
Questa necessità di integrare ambiti e tecniche, linguaggi e operatività riecheggia nelle parole di Antonio, host di Spazio13, centro di rigenerazione urbana nel quartiere Libertà di Bari: «Quello che mi auguro per il territorio è l’ibridazione, lo scambio di competenze e prospettive tra terzo settore e imprenditoria, un approccio innovativo teso a riconoscere i punti di forza delle persone per metterli assieme e dare spazio ad una sperimentazione immaginifica, tornando in contatto con il nostro immaginario territoriale, storico, di tradizioni e fondendolo con le nuove prospettive e i nuovi scenari che stiamo osservando in questa fiera».
Durante i tre giorni dell’evento, i rappresentanti delle giovani realtà imprenditoriali pugliesi che hanno risposto alla nostra call, hanno avuto l’opportunità di esplorare una vasta gamma di esposizioni, workshop, conferenze e sessioni di networking, di conoscersi e contaminarsi vicendevolmente. «Questa è una grande opportunità di lanciare un seme» ci rivela Benedetto di Apulianize. Dai settori della robotica e dell’intelligenza artificiale, fino alle soluzioni green tech e alle nuove frontiere del digital marketing, We Make Future 2024 ha offerto una mappa completa delle tendenze più avanzate e delle tecnologie emergenti risultando un vero e proprio osservatorio del contemporaneo e dell’avvenire. «L’esperienza in fiera ci ha dato respiro, che è quello che serve “come l’aria” a chi decide di fare qualcosa e di farlo con le proprie forze» condividono Martina e Claudia dell’agenzia di comunicazione Immagina.
L’esperienza in fiera ci ha dato respiro, che è quello che serve “come l’aria” a chi decide di fare qualcosa e di farlo con le proprie forze.
Molto discussi nel Main Stage della Regione Puglia, i concetti di “tornanza” e di “arrivanza” hanno delineato il profilo della strategia #mareAsinistra, documento strategico per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti, cruciale in un mondo sempre più competitivo e interconnesso. Christian di Shower2Pet, giovane imprenditore di soli 22 anni che ha designato una soluzione di lavaggio per animali domestici self-service, ci ha raccontato di quanto per lui sia fondamentale «uscire dai confini e dalla propria zona di comfort, apprendere nuovi stili di vita e nuove soluzioni che in Italia non esistono» sottolineando l’importanza di viaggiare, lasciarsi ispirare, tornare nel proprio territorio per innovarlo.
Quella che viene definita come la “tornanza” rappresenta, appunto, il ritorno di chi, dopo aver acquisito competenze ed esperienze altrove, decide di rientrare nel proprio territorio d’origine per contribuire al suo sviluppo. Mentre la cosiddetta “arrivanza” riguarda l’arrivo di nuovi talenti che scelgono di trasferirsi in una determinata area, attratti dalle opportunità offerte. Diverse le riflessioni e le domande emerse su come rendere il territorio regionale un ambiente generativo, collaborativo e accogliente, che sappia rispondere a sfide globali con soluzioni sviluppate territorialmente.
Questo cortometraggio animato 3D afro-futurista affronta temi di intelligenza artificiale e pregiudizio. In un futuro lontano, un’intelligenza artificiale chiamata Aero viene inaugurata come la prima leader IA del mondo e presto scopre che nel suo databank mancano le storie delle persone storicamente emarginate e oppresse. Lo short-film è stato presentato da Anatola Araba durante il suo talk “Future Engineering: How to build worlds beyond your wildest imagination” al WMF 2024.
Questa fiera ha permesso il consolidamento della rete dei giovani imprenditori e innovativi pugliesi, beneficiari delle diverse misure regionali, dimostrando come sia possibile creare un ambiente fertile per l’innovazione, attirando e trattenendo talenti attraverso un insieme di progetti comunicanti. La creazione di relazioni e network è fondamentale. Con le loro iniziative, i giovani pugliesi possono sempre più migliorare la qualità della vita delle loro comunità, contribuire a costruire quello che Roberto di Ninacare ha definito “ecosistema regionale”. Inoltre, come ci condivide Silvia di Cammino Gentile, le connessioni tra diverse realtà imprenditoriali, sia a livello locale che internazionale, permettono di condividere risorse, conoscenze e opportunità, favorendo così l’innovazione e la crescita sostenibile.
Prendendo quindi atto della complessità del contemporaneo, quello che possiamo prospettare è un futuro costruito a più mani, menti e sguardi, un luogo fisico e metaforico in cui ognuno, valorizzato per le proprie competenze e specificità, sia riconosciuto come una risorsa all’interno di un ecosistema più grande, sostenibile e virtuoso. Una sfida aperta dunque, alla quale possiamo rispondere con un convinto: Let’s Make Future!
Il nostro percorso verso il We Make Future 2024
Relazioni, relazioni, relazioni: questa è la vera ricetta di una missione imprenditoriale di successo! Dopo il lancio della call aperta a tutti quei giovani che hanno o desiderano avviare un progetto negli ambiti di innovazione digitale e/o sociale, abbiamo organizzato un incontro conoscitivo in presenza. Questa missione imprenditoriale, avendo coinvolto beneficiari di Luoghi Comuni e Nidi, oltre che di Percorsi d'impresa, ha permesso la nascita e il consolidamento delle connessioni. Inoltre, le settimane prima della partenza, ogni beneficiario ha avuto modo di porsi delle domande di definizione dei propri obiettivi progettuali in relazione all'offerta del We Make Future 2024, strutturando la propria agenda.