Trame sostenibili: la missione imprenditoriale a Who’s Next 2025

Sette progetti pugliesi, destinazione Parigi: il racconto della prima missione imprenditoriale internazionale di Percorsi d'impresa.
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Una foto di gruppo con i partecipanti alla missione
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Dal 5 al 9 settembre Parigi ha ospitato la prima missione imprenditoriale internazionale di Percorsi d’impresa: un viaggio tra moda e innovazione, con giovani realtà pugliesi protagoniste.


Who’s Next, il salone internazionale che si tiene due volte l’anno a Porte de Versailles, è da tempo uno degli appuntamenti più importanti per il settore fashion e lifestyle: una piazza dove si incontrano brand emergenti e affermati, buyer internazionali, designer, trend forecaster e innovatori.

Una piattaforma di esposizioni, talk, workshop e incontri dedicati a chi vive la moda come industria globale in continua trasformazione. Dal 2019, la fiera ha affiancato agli spazi tradizionali format come IMPACT, area interamente dedicata alla sostenibilità, e Traffic, pensata per le innovazioni di business nel settore creativo.

Uno sguardo pugliese, quasi tutto al femminile
In questo scenario internazionale, Percorsi d’impresa ha preso parte per la prima volta con una missione imprenditoriale internazionale, portando a Parigi una delegazione di giovani imprenditori e imprenditrici pugliesi. Uno sguardo che, per la maggior parte femminile, ha arricchito la fiera di prospettive nuove, radicate in pratiche artigianali, visioni sostenibili e desiderio di fare rete.

  • Roberta, beneficiaria della missione, sorride ad un possibile cliente all'interno di uno stand della fiera.Roberta incontra possibili clienti
  • I partecipanti alla missione colti tra le strade di Parigi, di ritorno dalla fiera.Fuori da Paris Expo Porte de Versilles
  • Sergio e Federico, due partecipanti alla missione, stesi su delle sdraio mentre fanno una ricognizione degli appuntamenti della giornata.I fratelli Federico e Sergio prima dell'ingresso in fiera
  • Mani che sfogliano un libro contenente palette cromatiche.Paula sfoglia un libro sulle palette cromatiche
  • The Creative Hub: una sezione speciale di "Who's Next"
  • Ester sdraiata su una grande sdraio all'ingresso della fieraEster all'ingresso della fiera
  • Paula osserva i capi esposti nella sezione dedicata interamente alla sostenibilitàPaula nella sezione IMPACT
  • Alessia si affaccia in uno standAlessia in giro per i corridoi della fiera
  • Un fiore ricamato durante un workshop, tra le mani di PaulaOutput di un workshop sul ricamo
  • I rappresentanti dell'azienda Carbotti che hanno tra le mani una borsa creata interamente da MartinaMartina mostra la sua borsa ai rappresentanti dell'azienda Carbotti
  • Alessia incontra un'azienda con cui ha avviato una collaborazioneAntonella instaura collaborazioni con nuove aziende
  • La lista degli espositori inserita in un cartellone all'ingresso della fieraLa lista degli espositori

Le storie delle/dei giovani imprenditrici e imprenditori protagoniste/i di questa fiera sono diverse, ma legate dal desiderio di fare moda consapevole, etica e sostenibile. C’è chi lavora con i tessuti di scarto trasformandoli in borse uniche, chi crea capi sartoriali streetwear fondendo tradizione e urban culture, chi ha fatto della filiera corta e dei materiali naturali una bandiera di sostenibilità certificata, chi desidera portare avanti un laboratorio poetico e politico per ripensare il consumo e trasmettere saperi manuali, chi immagina passerelle alternative che nascono dall’arte e dall’architettura.

È un contesto dinamico dove ho trovato un sacco di ispirazione. Ho conosciuto diversi brand e partecipato a dei workshop. Ho capito come muovermi per poter partecipare come espositrice nei prossimi anni.

Per tutte e tutti Who’s Next è stata un’occasione di confronto diretto con buyer, fornitori e specialisti della Who’s Next Academy, capace di offrire nuove strategie di sviluppo e visioni future. Per chi, come Federico del brand Gino Lopez, lavora sul confine tra sartoria artigianale e streetwear, la fiera è stata soprattutto strategia: «oltre a entrare in contatto con fornitori e altri brand, abbiamo avuto la possibilità di incontrare gli specialisti della Who’s Next Academy in sessioni one-to-one che ci hanno aiutato a immaginare nuove strategie per crescere».

Federico e Sergio di Gino Lopez incontrano Agathe Zajdela della WSN Academy.

Per Alessia, che con il suo brand di abbigliamento Alecento lavora anche attraverso workshop e processi partecipativi, la fiera è stata una scoperta inaspettata: «ho analizzato il modo in cui gli altri brand si interfacciano con rivenditori e titolari, e mi sono resa conto che non avevo mai pensato davvero a far conoscere il mio lavoro all’estero. Qui ho trovato imprenditori italiani che mi hanno dato tanti consigli e la grinta per crederci: considerano l’artigianato un plus per avere successo».

Altri hanno scelto approcci fuori dagli schemi: Roberta con Pourriproject Atelier ha girato la fiera come “stand ambulante”, zaino in spalla e un piccolo sample espositivo, presentando il suo catalogo direttamente agli operatori. Una modalità punk e site-specific, coerente con il suo percorso tra arte, architettura e design.

Paris Design Week | 577 chaises L'hémicycle citoyen

Durante la nostra permanenza a Parigi, in concomitanza con Who’s Next, abbiamo visitato una potente installazione alla Paris Design Week presso il Museo degli Archivi Nazionali.

Realizzata dai designer Claire Renard e Jean-Sébastien Blanc dello studio 5.5, l’opera riunisce 577 sedie uniche ottenute dal riuso creativo con leboncoin: tante quante i seggi dell’Assemblea nazionale francese.

Ogni sedia, personalizzata con un volto e una parola chiave, diventa una voce simbolica che invita a riflettere su democrazia, rappresentanza e partecipazione civica, trasformando un simbolo istituzionale in un grande emiciclo aperto ai cittadini.

Sostenibilità come pratica e linguaggio
La delegazione pugliese si è innestata in un contesto che da anni mette la sostenibilità al centro. A Who’s Next non è più un’etichetta di moda, ma un criterio di selezione e un orizzonte imprescindibile. Nei padiglioni di IMPACT, i materiali rigenerati, le pratiche etiche e i processi trasparenti sono modelli a cui ispirarsi. La delegazione ha rappresentato la varietà e la ricchezza del tessile pugliese: dal design sostenibile alle nuove forme di artigianato, dall’ibridazione con l’arte al recupero dei saperi sartoriali. Un mosaico di approcci che, pur diversi, condividevano un filo rosso: la volontà di immaginare una moda più consapevole, creativa e radicata nei territori.

Ed è proprio qui che i progetti pugliesi hanno trovato il loro spazio naturale. Dall’upcycling dei tessuti di alta sartoria alla creazione di capi in filiera corta, fino a linee di cosmesi artigianale legate al fashion system: ogni brand ha dimostrato come sostenibilità, artigianato e creatività possano tradursi in un posizionamento competitivo e riconoscibile sul mercato globale.

Per Antonella, fondatrice di Simplicitas, l’esperienza è stata anche un’occasione di crescita diretta: «ho conosciuto diverse persone molto interessanti, con cui ho già avviato dei contratti. A breve partiranno collaborazioni sia con brand di moda sostenibile che lavorano con l’upcycling, sia con marchi di cosmetici, grazie alla mia linea spa in bambù». Accanto a lei, Paula con il progetto Materia Seconda ha sottolineato il valore della condivisione: «la cosa più bella è stata mettermi in relazione con altre persone, scambiare saperi e storie. Ho trovato un ambiente disposto ad ascoltare e ad aiutarmi a far crescere il mio laboratorio».

Il valore del confronto
Oltre alle collaborazioni e ai contatti, ciò che ha reso significativa questa prima esperienza internazionale è stata la dimensione del gruppo. Giovani con percorsi differenti che hanno scelto di mettersi in ascolto reciproco, condividendo consigli, impressioni e prospettive future.

La missione a Parigi ha dimostrato come l’internazionalizzazione non sia solo una questione di mercati, ma un’occasione per riscoprire il proprio valore ritrovando storie simili alla propria. Per molti e molte è stata la prima esperienza all’estero con il proprio brand: un passaggio che ha rafforzato consapevolezza e fiducia. In questo contesto Martina, fondatrice di Charme, ha sperimentato la potenza dell’incontro casuale: «mi fermavano nei corridoi per chiedermi da chi avessi comprato la borsa che avevo con me. Erano le mie borse, e da lì sono nate collaborazioni».

“Where Summer Never Ends”: lo slogan dell’edizione di settembre 2025 di Who’s Next.

Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare due realtà pugliesi già affermate sul panorama internazionale: Carbotti, con sede a Martina Franca, e Pour Moi, da Casamassima. Entrambe erano presenti come parte della partecipazione collettiva italiana coordinata da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che da anni sostiene il Made in Italy nei contesti globali più rilevanti. Per i giovani e le giovani imprenditrici della delegazione pugliese, il confronto con queste aziende è stato prezioso: un dialogo diretto con chi, partendo dal territorio, è riuscito a conquistare spazio su mercati complessi e competitivi. Sono emerse storie, consigli e riflessioni su cosa significhi crescere all’interno di un settore esigente come quello della moda, affrontando sfide logistiche, creative e commerciali, ma anche su come mantenere saldo il legame con le proprie radici mentre si guarda al futuro internazionale.


Un augurio — Where Summer Never Ends
Per Percorsi d’impresa, questa prima esperienza internazionale segna un passo importante: costruire occasioni perché giovani imprenditori e imprenditrici pugliesi possano misurarsi con i mercati globali senza perdere il legame con la comunità e con i valori che hanno dato origine alle loro idee e imprese.

Where Summer Never Ends era il tema del Salone. Noi auguriamo, pertanto, che questa esperienza di contaminazione possa tradursi in un futuro ricco di idee fresche, collaborazioni coraggiose e intuizioni senza stagione.

Il nostro percorso verso la missione a Who's Next

Prima di partire per Who’s Next, il gruppo di giovani imprenditori e imprenditrici selezionati ha intrapreso un percorso di preparazione condiviso. Ci siamo incontrati per un momento conoscitivo e di lavoro collettivo, in cui ogni partecipante ha potuto presentare la propria realtà, condividere aspettative e definire insieme obiettivi concreti per la fiera. Abbiamo costruito le agende personalizzate di ciascuno, studiato la mappa di Who’s Next per identificare espositori, buyer e aree tematiche di interesse, e creato una mappa digitale collaborativa con punti di riferimento utili — stand, eventi collaterali, luoghi da visitare — per muoverci in modo strategico e arricchire l’esperienza con occasioni di networking e ispirazione anche fuori dal perimetro della fiera.

Lo staff di Percorsi d'impresa